Cambiare gestore telefonico fisso e adsl: qualche dritta

Cambiare gestore telefonico fisso e adsl: qualche dritta

Luglio 15, 2020 Off Di Davide

Molti utenti finiscono per restare anni e anni con lo stesso fornitore non tanto per convenienza quanto per timore dell’ignoto. Tuttavia, al giorno d’oggi è possibile cambiare gestore telefonico fisso e ADSL in completa libertà, nella massima sicurezza e trasparenza. Non bisogna far altro che cercare il gestore telefonico idoneo, magari con l’aiuto di uno dei tanti comparatori online (luce-gas, chetariffa.it…), siti gratuiti e semplici da utilizzare, nati e pensati per confrontare le offerte più disparate.

E’ necessario chiarire che il cambio di gestore telefonico fisso non ha nulla a che vedere con la portabilità del numero di telefonia mobile. Prima di richiedere il passaggio occorre avere a disposizione il codice di migrazione alfanumerico di 7-18 cifre che servirà per modificare il piano sia dell’ADSL che del fisso di casa. Dopo aver trovato il codice si potrà scegliere in completa autonomia la tariffa migliore per le proprie specifiche necessità.

Per quanto riguarda le tempistiche relative al cambio del gestore di telefonia fissa, queste sono strettamente regolate da AGCOM. Normativa alla mano, il cambio del fornitore di telefonia fissa deve avvenire entro un massimo di dieci giorni. In caso di eventuali problemi di natura tecnica o amministrativa potrebbero esserci dei ritardi sulla tabella di marcia, con un’attesa che potrebbe raggiungere anche i venti giorni. Ad ogni modo, fino al termine del passaggio, continuerà a essere attiva la connessione ADSL del vecchio operatore. Parlando di costi, è bene sapere che cambiare gestore telefonico fisso e ADSL non è un processo gratuito in tutti i casi; dipende principalmente dal contratto stipulato.

Occorre verificare di aver raggiunto la durata minima contrattuale. Se si decide di passare a un altro operatore prima del termine, che di solito è di 24 mesi, bisognerà pagare i costi di disattivazione che variano da 30 a 60 Euro a seconda della compagnia. Prima di cambiare operatore telefonico fisso sarà opportuno valutare il risparmio effettivo in bolletta.

Cambio gestore telefonico fisso e adsl: quando è gratuito e quando non lo è

È possibile cambiare gestore telefonico fisso in modo del tutto gratuito qualora il recesso avvenga entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto e quando la disdetta dell’abbonamento avviene alla scadenza naturale del contratto. Detto in altre parole, una volta scaduto il termine del contratto, l’utente può valutare in completa serenità se rinnovare accettando le nuove condizioni proposte dal gestore oppure se rivolgersi al libero mercato e scegliere un nuovo gestore telefonico che propone tariffe più vantaggiose. Quando si decide di cambiare il gestore ADSL o fibra si potrà mantenere il numero di telefono attuale; tutto quello che occorre fare è inviare il codice di migrazione, di cui abbiamo già parlato, al nuovo operatore telefonico. Al resto ci penserà proprio quest’ultimo che utilizzerà il codice di migrazione per identificare in modo univoco l’utenza e realizzare il cambio operatore. Dopo aver comunicato questo codice si potrà richiedere la portabilità del numero di telefono così da cambiare gestore conservando lo stesso numero.

Se parliamo di ADSL le cose sono ancora più semplici. L’utente deve solo contattare il fornitore con cui intende attivare il servizio; sarà quest’ultimo ad attivarsi per la disattivazione del vecchio contratto e l’attivazione del nuovo. In questo caso il tempo per il cambio fornitore si aggira intorno ai 30 giorni. Anche nel caso dell’Adsl il cliente dovrà comunicare al nuovo operatore il codice di migrazione per effettuare il trasferimento nei tempi previsti.

Cambiare gestore telefonico fisso e ADSL: le tutele per l’utente

Dal momento che il contratto viene stipulato spesso e volentieri al telefono o su internet, l’utente deve sapere che gode di alcune tutele in qualità di consumatore. Ad esempio, in caso di contratto stipulato al telefono il cliente darà il consenso nel corso della telefonata registrata così da dimostrarne l’accettazione. A quel punto l’operatore invierà un modulo di conferma, nero su bianco, con tutti i dettagli dell’offerta al contatto indicato al momento della stipula del contratto telefonico. Se si parla di costi di migrazione, in genere i fornitori chiedono un contributo di alcune decine di Euro se il recesso avviene prima della scadenza del contratto. Il consiglio quindi è quello di guardarsi periodicamente intorno per intercettare eventuali possibilità di risparmio particolarmente convenienti.

Risparmiare è possibile ma bisogna prestare sempre attenzione quando si stipula un contratto e conoscere quelli che saranno i costi per il cambio gestore prima della scadenza del contratto. Di solito parecchi di loro propongono offerte molto allettanti per 12-24 mesi, al termine dei quali il vantaggio economico potrebbe non essere più tale. Invece di restare legati per mesi o anni ad un’offerta che non è più conveniente può valere la pena cambiare gestore telefonico fisso e ADSL abbattendo le bollette senza per questo rinunciare ad un servizio di qualità. La cosa importante è scegliere la nuova tariffa partendo dalle proprie abitudini di consumo: è questa la regola d’oro per risparmiare anche sull’ADSL o sull’ADSL più telefonia fissa.