Come aprire un ristorante: cose da sapere e punti da non sottovalutare

Come aprire un ristorante: cose da sapere e punti da non sottovalutare

Luglio 29, 2020 Off Di Davide

Se siete stanchi del vostro lavoro di tutti i giorni o se state cercando una nuova attività in cui investire e vi è balzata alla mente l’idea di come aprire un ristorante (su ristobusiness.it trovi tanti consigli utili), non fate l’errore che commette la maggior parte delle persone di partire in modo presuntuoso ed arrogante, essendo certi di poter ottenere soldi facili ed immediati.

Aprire un ristorante è un’impresa veramente impegnativa, ma ancor di più è condurlo nel modo corretto per poter ottenere degli interessanti guadagni. Ogni giorno decine di persone mettono in piedi un’attività ristorativa e quasi in tutte le occasioni si ritrovano dopo soli pochi anni – qualcuno purtroppo ancora prima – a dover gestire un’azienda totalmente in perdita, destinata dunque al fallimento. Questo accade perché alla base della loro scelta non ci sono stati dei ragionamenti precisi, degli studi fondamentali ed un business plan ben definito.

Necessari accorgimenti per capire come aprire un ristorante

Gli studi per un determinato settore e per una specifica professione sono molto importanti per avere le basi su quali impostare la propria attività lavorativa. Sappiamo anche, però, che a nulla servono tutte le teorie e tutti i consigli dottrinali se ad essi non è associata un’ampia pratica. Per un ristoratore, più che in ogni altra professione, la gavetta è fondamentale per poter affrontare con serenità e con la giusta cognizione di causa il proprio mestiere. Ecco perché chi decide di aprire un ristorante dovrebbe per lo meno aver lavorato qualche anno alle dipendenze di qualcun altro, in modo da conoscere esattamente le dinamiche di questo tipo di attività. L’improvvisazione, purtroppo, in ambito ristorativo è una delle peggiori gestioni che si possa attuare. Un ristorante ha bisogno di programmazione, di organizzazione e di concentrazione. Se non si basa il proprio locale su questi tre punti cardinali si è destinati inevitabilmente all’insuccesso… e nessuno vorrebbe far fiasco dopo soli pochi mesi e dopo aver magari investito tutti i propri risparmi e tutte le proprie energie.

Come aprire un ristorante: le linee guida da seguire

Ci sono delle domande fondamentali da porsi prima di aprire un nuovo ristorante o prima di provare a farne ripartire uno dalla precedente gestione.

Che format si vuole utilizzare? Se si parte aprendo un ristorante dalla proposta generica o si prende semplicemente spunto da quello che già il mercato del proprio territorio offre si rischierà solo di essere uno fra i tanti, soggetto ad ampia concorrenza. L’idea di base è pertanto fondamentale nella scelta di quella che sarà la propria attività. Bisogna innovare, proporre qualcosa di alternativo – o per lo meno non ancora presente nella zona di proprio interesse – e in grado di catturare l’attenzione di un ampio target di popolazione. Spesso viaggiare o documentarsi attraverso le trasmissioni di cucina può essere utile per ampliare le proprie conoscenze in campo culinario ed allargare i propri orizzonti.

Con che mezzi aprire il ristorante?
Aver chiaro il tipo di investimento totale necessario per dar vita alla propria nuova attività è un dato da conoscere ancor prima di attuare i primi passi. Bisogna capire il tipo di spazio di cui si avrà bisogno, le attrezzature necessarie per lavorare, i prezzi ai quali poter proporre i propri piatti al target di clientela individuato, le spese fisse e variabili che si dovranno sostenere nella gestione e così via. Solo definendo bene questi dati e riportandoli in un ipotetico ma preciso piano di affari si potranno ipotizzare i possibili utili.

Non bisogna, poi, dimenticarsi di analizzare tanti altri collaterali – ma non per questo meno importanti – fattori:

  • la stagionalità del locale (si lavorerà bene tutto l’anno o solo durante alcuni mesi? Tutti i giorni o solo durante il week end? In quali fasce orarie ci sarà il maggior afflusso di clientela?
  • il potere d’acquisto del proprio target (il prodotto offerto sarà acquistabile da tutti o solo da una piccola élite di clienti? Il mio pubblico sarà disposto a pagare quanto chiedo per i miei piatti?)
  • la location (il mio ristorante sarà facilmente raggiungibile? Avrà un comodo parcheggio? Si troverà in posto di passaggio o i clienti dovranno arrivarci appositamente?)
  • il marketing (dovrò investire in promozione per far conoscere il mio locale o potrò fare tutto solo tramite passaparola? Sarà necessaria della pubblicità o potrò farne a meno?)

Qualità e creatività non devono mai mancare

Chi riesce ad emergere rispetto ai propri competitor e alla massa è colui che riesce a distinguersi in mezzo ai tanti. E per distinguersi, lo avremmo ormai aver dovuto capire, bisogna pensare e agire in modo differente. Ecco perché la creatività diventa un plus necessario quando si sta per aprire un nuovo ristorante. Si può essere creativi mantenendo una connotazione elegante, oppure uscendo fuori dalle righe sia nel modo di allestire il locale che in quello di proporre le proprie pietanze; si può essere creativi nel tipo di approccio con la propria clientela; e ancora i può essere creativi nella realizzazione dell’atmosfera del proprio ambiente. È ovvio, però, che siccome si sta pur sempre parlando di cibo il mood del ristorante da solo non basta: qualità del cibo e professionalità nel servizio non devono mai mancare.

Un ristorante è un mix di gusti, di profumi, di aromi, di persone, di professionalità. Quando ci si chiede come si debba aprire un ristorante è bene quindi non sottovalutare nessuno degli aspetti sopraccitati e dopo aver analizzato e ideato ogni singolo punto, metterci tanta energia e passione.