Come mantenere il PROPRIO numero di telefono e CAMBIARE operatore
Ottobre 26, 2021Quando siamo intenzionati ad apportare delle modifiche che ci riguardano concretamente è più che mai lecito porsi delle domande.
Cosa comporta cambiare operatore in termini di numero di telefono? Sto per fare la cosa giusta? Pochi di noi accetterebbero di buon grado il fatto di perdere il proprio numero. Questo accadeva tempo fa ma negli ultimi anni il buon senso ha prevalso, sono stati valutati e compresi gli enormi disagi che il cambio del numero portava con sé e da quel momento in poi per noi utenti è entrata in vigore la portabilità del numero telefonico, un vero e proprio sospiro di sollievo.
Ma cosa s’intende per portabilità del numero telefonico?
In poche parole è la possibilità di cambiare operatore senza modificare il proprio numero di telefono, sia fisso che mobile. Sempre più spesso infatti gli utenti cambiano operatore telefonico per cercare la migliore offerta del momento e così, grazie alla portabilità del numero telefonico, non si perde il proprio numero evitando il disagio di dover necessariamente comunicare la variazione a tutti i contatti. Non si tratterebbe solo di mettere a conoscenza amici e parenti, si tratterebbe anche di aggiornare decine e decine di siti su cui si fanno acquisti o si hanno interazioni.
E per quanto riguarda la portabilità del numero mobile è possibile senza cambiare la SIM. L’operazione è molto semplice ed anche frequente per le continue proposte da parte degli operatori in concorrenza; è sufficiente comunicare al nuovo gestore telefonico l’intenzione di voler attivare un contratto con lui mantenendo lo stesso numero di telefono. I tempi di attivazione possono variare da poche ore ad alcuni giorni, normalmente 3.
Generalmente la portabilità del numero di cellulare è identificata più in breve dall’acronimo inglese MNP (Mobile Number Portability) mentre quella del numero fisso è indicata con NP (Number Portability).
Accordi bilaterali fra i gestori della telefonia, unitamente a quanto redatto dallo statuto di Agcom, regolano questa pratica di mantenimento.
Chi è AGCOM?
E’ il garante delle comunicazioni, un’agenzia indipendente con sedi a Roma e Napoli voluta dalla legge n.249 nel 1997 che vigila sul corretto svolgimento delle relazioni nei settori delle comunicazioni, audiovisivi, editoria e Poste. Agcom aiuta a far valere i diritti dei cittadini supportando reclami e piattaforme di conciliazione. Il contact center è operativo dalle 10 alle 14 dal lunedì al venerdì. Si può inviare una email a: [email protected]. Da telefono fisso si può chiamare il numero 800 185060 mentre da cellulare, oppure dall’estero, è possibile contattare lo 081 750750. Il modello telematico per effettuare una denuncia si scarica dal sito web del garante: http://www.agcom.it/denunce-all-autorita. AGCOM stabilisce infatti che l’attivazione della portabilità del numero di telefono è soggetta unicamente all’onere dei costi di chiusura che non devono comunque superare il canone dell’utente.
Migrazione e attivazione. Cosa sono?
Si definisce “migrazione” il passaggio tra operatori alternativi a Tim (Fastweb, Vodafone, Wind, Iliad, Ho.). La legge Bersani n.40 del 2007 sancisce che il suddetto passaggio dal vecchio operatore a quello nuovo deve avvenire entro 30 giorni lavorativi. Per non incorrere in spiacevoli inadempienze di legge, gli operatori hanno generalmente adottato una tempistica di 10 giorni dando così margine all’eventuale insorgere di problemi tecnici e gestionali. Infatti se si supera la suddetta tempistica l’utente può richiedere un indennizzo.
Il cliente e il nuovo gestore stabiliscono poi di comune accordo la data del passaggio. E’ definito invece “attivazione” il passaggio fra Tim e un operatore alternativo.
In merito alla richiesta di cambio operatore sarà il nuovo gestore ad informare il precedente ma è sempre consigliabile ufficializzare l’operazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Se l’utente ha in corso contratti vincolanti che lo legano al proprio operatore, in questo caso subentrano penali, come da indicazione nei contratti stessi. In generale ci sono 14 giorni di tempo per beneficiare del diritto di recesso che andrà anch’esso, e a maggior ragione, comunicato con raccomandata A/R contenente gli estremi del documento di identità e del nuovo contratto da cui si vuole recedere. Fra l’utente e il nuovo operatore deve avvenire l’accettazione del nuovo contratto. Naturalmente questo consenso avverrà tramite registrazione telefonica, e-mail o lettera prima di renderlo operativo. E’ necessario fornire anche il codice alfanumerico di trasferimento dell’utente che si può acquisire nei seguenti modi: tramite la bolletta cartacea, visitando la propria area personale nel sito del vecchio operatore o tramite telefonata al servizio clienti.
I passi che l’utente deve compiere sono comunque pochi ma essenziali e non è più necessario informare del recesso il precedente operatore.
Cosa accade in caso di trasloco?
Può accadere di dover effettuare un trasloco. Cerchiamo di fare luce su questa cosa e analizziamo i possibili scenari. Se si rimane nello stesso distretto telefonico, in caso di cambio residenza si potrà mantenere il proprio numero che verrà associato al nuovo indirizzo nei tempi previsti per l’attivazione. Fino a quel momento rimarrà attiva la linea al vecchio indirizzo. Un’eccezione che si potrebbe verificare è l’insorgere di problemi tecnici, ad esempio la mancata disponibilità di una linea nella cabina di distribuzione nell’area in cui si andrà ad abitare. Se il trasloco avviene in un altro distretto telefonico si può valutare in termini economici la possibilità di subentrare come nuovo proprietario del numero esistente nell’abitazione o di diventare intestatario di uno nuovo. In ogni caso non ci si potrà avvalere della portabilità del numero. Per le suddette operazioni i costi variano a seconda degli operatori, per questo motivo è opportuno valutare le offerte proposte.
E’ possibile portare il numero fisso sul cellulare?
Si, in questo caso la chiamata al fisso viene reindirizzata al numero di telefonia mobile, cioè non si tratta della portabilità del numero ma di un trasferimento di chiamata con costi variabili che dipendono dalle compagnie. Se la richiesta è relativa ad un breve periodo non ci sono costi a carico, come nel caso di un temporaneo disservizio della linea telefonica fissa. Le cose cambiano se la richiesta di trasferimento di chiamata è permanente. La portabilità vera e propria del numero fisso sul cellulare si può ottenere da operatori che effettuano il servizio utilizzando la tecnologia VoIP che si serve dell’Adsl o della fibra ottica per trasmettere la voce invece della linea telefonica tradizionale.