Quanto costa lo sbiancamento dentale?

Quanto costa lo sbiancamento dentale?

Luglio 24, 2019 Off Di Davide

Non c’è nulla di più piacevole che guardare una persona che ci sorride, soprattutto se può mostrare denti bianchi e splendenti. Purtroppo non tutti hanno un bel sorriso ed hanno bisogno dell’intervento del dentista per lo sbiancamento dei denti.

Oggi si trovano in commercio molti prodotti sbiancanti che però non garantiscono il risultato ottimale che si può ottenere con l’intervento di un professionista, all’interno di uno studio dentistico specializzato e dotato di tutti i macchinari necessari.

Lo sbiancamento dei denti non è un trattamento medico né curativo, ma di natura esclusivamente estetica. Adatto sia agli uomini che alle donne, ha l’obiettivo di migliorare l’aspetto dei denti, eliminando macchie e punti dovuti ad alcuni fattori che elencheremo nel prossimo paragrafo.

Perché sbiancare i denti?

Ci sono persone che curano in modo ossessivo i propri denti con l’utilizzo continuo di prodotti commerciali e altri che invece ricorrono al dentista solo in casi eccezionali. Una cerimonia importante, il proprio matrimonio, un colloquio di lavoro dove l’immagine svolge un ruolo determinante o una nuova storia d’amore in cui ci si vuole sentirci perfetti. Le motivazioni possono essere tante e di diverso tipo, ma quando è davvero opportuno ricorrere allo sbiancamento?

La scienza insegna che il colore dei denti non dipende dallo smalto ma dalla dentina interna, eppure ciò che viene intaccato a causa del cibo o di altre sostanze, è proprio lo smalto che assorbe gli acidi di queste sostanze diventando pian piano sempre più opaco.

Sappiamo che ciascuno nasce con determinate caratteristiche, che alcuni hanno denti dritti, forti e perfettamente bianchi in modo naturale ed altri, invece, presentano problemi di dentizione già dalla nascita. In altri casi, ancora, i denti si rovinano per diverse cause sopravvenute, che possono essere sintetizzate in:

  • Cause interne: come l’assunzione di alimenti che contengono un alto tasso di acidità, causa di carie e di opacità dello smalto; il tabacco che provoca macchie scure sui denti; il ricorso eccessivo alla clorexidina contenuta in alcuni colluttori e diverse bevande come tea e caffè.
  • Cause esterne: che si verificano in seguito a traumi dentali, per l’assunzione di determinati antibiotici o a causa della devitalizzazione.

Anche se queste sono le ragioni principali è sempre necessario ricorrere al parere preventivo di un dentista che valuterà, in base alla nostra situazione, l’opportunità di sottoporsi a tale trattamento. Per le donne in gravidanza, per coloro che soffrono di sensibilità alle gengive e ai denti o per i giovani al di sotto dei 13 anni, l’Associazione Dentisti Italiani ne sconsiglia il ricorso.

Il Bleaching: procedimento e risultati

Se si decide di ricorrere ad un trattamento di sbiancamento presso lo studio di un dentista, certamente la tecnica che verrà usata sarà quella del bleaching.

Questa pratica, detta anche sbiancamento dei denti in poltrona, è una tecnica che decolora la superficie dentale rendendo lo smalto lucido e splendente, attraverso la rimozione di macchie provocate da placca e tartaro.

Non è un procedimento standard, ma varia in base al tipo di dente e alle condizioni di salute in cui si trova. Vi sono, infatti, due diverse tecniche:

  • sbiancamento per denti devitalizzati
  • sbiancamento per discromie che si presentano sullo smalto dei denti

Questo secondo procedimento è il più utilizzato e si esegue mediante l’utilizzo di prodotti che smacchiano in modo ottimale, perché ad alta concentrazione di sostanze sbiancanti. In tal caso il medico, presso il suo studio dove possiede tutta l’attrezzatura necessaria, applica una soluzione di perossido di idrogeno con una concentrazione pari al 38/40 %.

Il dentista, con la sua abilità ed esperienza, dovrà applicare il prodotto solo sulle parti da trattare, evitando di toccare altre zone che potrebbero essere irritate dalle sostanze smacchianti. Questa è la fase più delicata che necessita di una mano ferma ed esperta.

Il perossido viene tenuto sui denti per quasi 20 minuti coadiuvato dal calore che sprigiona una lampada collocata nella giusta posizione. Il calore aiuterà le sostanze applicate ad effondere l’ossigeno che servirà a scomporre il pigmento, causa delle macchie. In seguito alla scomposizione del pigmento, sarà facile eliminarlo con gli attrezzi giusti.

Lo sbiancamento eseguito in modo autonomo a casa, invece, fa riferimento ad un kit facilmente utilizzabile che contiene una sostanza chiamata perossido di carbamide. Un’alternativa che costa sicuramente meno ma ha anche una durata inferiore, per cui deve essere ripetuto più spesso.

Il trattamento “fai da te”, inoltre, può avere conseguenze negative sulla salute dei denti, perché i prodotti chimici potrebbero aggredire e danneggiare le gengive e le otturazioni applicate precedentemente.

A tal proposito non si può sottovalutare un fattore importante spesso segnalato dai dentisti, che è quello di evitare il ricorso a questi trattamenti in modo troppo frequente.

Il bleaching eseguito presso uno studio di professionisti, può avvenire con tre diverse metodologie scelte a discrezione del medico e sono: lo sbiancamento meccanico, chimico o con il laser.

Con il metodo meccanico il dentista adopera prodotti abrasivi che grattano la superficie dentale rimuovendo le macchie, questo procedimento prevede l’utilizzo del bicarbonato e della pomice. Sebbene efficace, non può essere paragonato allo sbiancamento con metodo chimico, le cui sostanze utilizzate provocano una vera e propria decolorazione delle sostanze che ne pigmentano la superficie.

Saranno sufficienti due sedute dal dentista per avere un ottimo risultato con una buona durata.

Trattamento post sbiancamento e costi da sostenere

Dopo aver fatto il trattamento per lo sbiancamento ed aver ottenuto un buon risultato, è desiderio comune quello di voler mantenere gli effetti più a lungo possibile. Vi daremo, in seguito, dei consigli a tal fine.

La prima attenzione da avere per evitare che le odiose macchie ritornino sui denti trattati è di natura alimentare. Ormai sappiamo che vi sono cibi altamente acidi che favoriscono l’insorgenza delle macchie, come fritture, vino, tea ma anche le verdure molto colorate come i carciofi e le carote. Lo stesso discorso vale per i fumatori, che conoscono gli effetti ingiallenti del tabacco, se dunque si vogliono mantenere i risultati del bleaching ottimizzando i costi del trattamento, si dovrà fare a meno di fumare.

Per quantificare la spesa da sostenere per l’intero trattamento bisogna considerare alcune varianti. Il dentista, ad esempio, considerando il caso specifico e la sua gravità, potrebbe ritenere necessario una preventiva pulizia dei denti per rendere più spedito e semplice lo sbiancamento. Il costo della pulizia è dunque da aggiungere a quello del trattamento principale di sbiancamento.

Il costo per il trattamento dentale varia dai 150 agli 800 euro, in base al modo in cui viene eseguito e ai macchinari adoperati. Il laser, ad esempio, è il più costoso a causa dell’alto valore delle apparecchiature.

Il costo comprende entrambe le sedute che durano, in media, un’ora ciascuna con un intervallo di due settimane tra la prima e la seconda. Anche l’intervallo è importante perché consente all’intero cavo orale di riprendersi dallo stress del trattamento.