Risparmiare energia elettrica e abbassare i consumi del server
Settembre 8, 2019A causa dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni, specialmente dal punto di vista digitale e più precisamente di internet, non esiste probabilmente individuo che non usi uno smartphone, un tablet o un pc, o anche a ‘noleggio’, negli internet point.
Tutti questi prodotti sono direttamente connessi a dei server, che altro non sono che dei semplici ‘data center’, ovvero magazzini in cui le informazioni vengono mantenute accese e disponibili a tutti in ogni momento della giornata, sempre.
Questo inevitabilmente porta ad un aumento dei consumi, che vanno fronteggiati attraverso la produzione di energia elettrica. Ma, anziché aumentare sempre più la disponibilità energetica, si stanno valutando diverse idee su come affrontare la questione dei loro consumi, puntando ad un drastico taglio di quest’ultimi.
La soluzione non è affatto semplice, ma in ‘compenso’, è sicuramente necessaria. Si stima che quasi il 7% dell’energia mondiale viene utilizzata per internet. Si parla di numeri enormi, specialmente considerando che in alcune zone del mondo, tendenzialmente le più povere, non è presente nemmeno la corrente elettrica, figuriamoci i computer.
Purtroppo però, secondo alcune stime, abbassare i consumi (attraverso l’ulteriore sviluppo tecnologico) può risultare molto difficile. Queste aziende, infatti, hanno sempre puntato alle esigenze di tipo prestazionale, garantendo sempre ottime velocità, anche a discapito dell’energia elettrica. In questo modo si sprecava e si spreca soltanto energia, anche quando non risulta essere necessario.
L’uso dei server, però (ormai reso necessario dall’ubiquitarietà di internet nelle nostre vite quotidiane, con l’esigenza di renderlo disponibile a chiunque e in ogni momento della giornata), porta ad enormi dispendi dal punto di vista energetico, tali da diventare preoccupanti sul lungo termine. Per tale ragione si è deciso di porre un freno a questi consumi. Ma come?
Tagliare i consumi di server e PC
Il modo migliore di diminuire i consumi è agire direttamente alla fonte. Viene quantificato in 15 TWh il possibile risparmio energetico, semplicemente applicando dei piccoli accorgimenti in uso già da tempo su altri prodotti di uso quotidiano.
Si parla di risparmi energetici nel momento in cui il computer viene messo in pausa o viene sospeso, puntando addirittura al 20% di tagli al consumo energetico annuale dei PC, secondo gli obiettivi di Legambiente e loro collaboratori (anche se per l’Europa poteva andar bene anche un valore inferiore).
Inoltre, si punta ad un risparmio di oltre il 50% (quindi consumi dimezzati) per quanto riguarda le schede grafiche, fra gli elementi maggiormente assetati di corrente elettrica per il computer.
Tutto ciò al fine di ridurre l’inutile eccesso di potenza quando non utilizzata, se si considera soprattutto che i componenti del nostro PC sono fatti per garantire la massima prestazione, massimizzando quindi gli sprechi e i consumi elettrici, specialmente quando non necessari.
Anche questo sarà oggetto di discussione per ulteriori risparmi. L’obiettivo è suddividere i processori in due modalità: una modalità a risparmio energetico per quando non viene utilizzato o comunque per quando il suo utilizzo non richiede grande impegno; e una modalità più prestazionale, ma al contempo più economica rispetto gli altri, per garantire un perfetto utilizzo dei pc (e del server), pur non distruggendo l’ecosistema.
Dislivello Commissione Europea e nazioni
Per una volta, è la Commissione Europea ad essere rimproverata per un impegno ‘troppo basso’.
Si parla infatti di obiettivi complessivi inferiori al 20%, valore di per sé buono, ma insufficiente nel momento in cui si può agire con maggiore parsimonia. L’Italia quindi si è fatta sentire, suggerendo, quindi, obiettivi più realsitici e ambiziosi.
L’obiettivo è tagliare almeno 15 Twh annui, attraverso diversi meccanismi. In questo modo sarà possibile evitare l’equivalente di 6 milioni di tonnellate di anidride carbonica (prodotta dall’uso della corrente o in seguito allo smaltimento dei computer) e il risparmio netto dell’utilizzo dell’elettricità di 9 milioni di persone.
Altra considerazione da fare, potrebbe essere l’uso di etichette energetiche, come qualsiasi altro elettrodomestico, per favorire l’acquisto di modelli più improntati al risparmio energetico e alla protezione ambientale.
Utilizzare energia pulita
Tralasciando l’enorme energia consumata dai server, bisognerebbe puntare anche a variare le fonti energetiche. Anziché scavare tra i fossili, sarebbe più utile concentrarsi nella costruzione di pale eoliche o pannelli fotovoltaici, con l’obiettivo di un futuro risparmio, sia in termini di consumi e inquinamento, sia in termini economici.
Molte volte, infatti, non si vedono i grandi fabbricati che permettono di mantenere tutto sul web, tutto visibile in ogni momento della giornata, ma che ha conseguenze importanti dal punto di vista ambientale.
Nei confronti dei fabbricati e dei consumi energetici, infatti, si potrebbe fare molto. Le stesse grandi aziende stanno prendendo importanti provvedimenti. Ad esempio Google ha puntato a dimezzare i consumi di 14 impianti presenti nel territorio mondiale, attraverso nuovi investimenti; mentre Alibaba ha deciso di non avere più condizionatori d’aria per raffreddare i server, utilizzando al loro posto un sistema di raffreddamento ad acqua di lago, molto più economico ed ecologico.
Ecosia, noto motore di ricerca, ha invece deciso di agire attraverso l’impianto di alberi, al fine di compensare l’aumento di CO2 moderno. Anche per lo smaltimento dei computer ci sarebbe bisogno di una raccolta differenziata: in questo modo è possibile recuperare numerosi pezzi, impedendo l’acquisto di questi ultimi e mantenendo così più bassa la richiesta di elementi per computer.
Conclusioni
Anche se può sembrare secondario, il tema dei consumi negli ultimi anni ha preso il sopravvento, specialmente a causa delle pesanti conseguenze climatiche che ci aspettano.
Con un piccolo contributo da parte di tutti, sarà possibile migliorare l’efficienza energetica di numerosi prodotti, riducendo enormemente il consumo di base. Se a questo associamo l’uso di pale eoliche e impianti fotovoltaici, l’energia richiesta sarà fornita direttamente dalla natura, risparmiando sulla produzione e sulla distribuzione di massa, oltre che sui consumi generali.
In questo modo vi possono essere anche dei risparmi dal punto di vista economico, che fanno sempre comodo, specialmente se viene utilizzato su di un servizio che garantisce al mondo di rimanere interconnesso, pur consumando il 7% dell’intera energia mondiale.
Man mano che passeranno gli anni, gli obiettivi saranno sempre più stringenti, cercando sempre più di ridurre i consumi derivanti dai server e dai pc. Vediamo se sarà sufficiente.