Quando andrò in pensione?
Aprile 8, 2022Come comprendere quando andare in pensione
Dopo anni di lavoro, complice l’età che avanza e il desiderio di riposo, la maggior parte delle persone comincia a pensare alla pensione, quella fase dell’esistenza in cui godere del meritato relax. La somma spettante non deve essere un mistero e rivelarsi un amara sorpresa, perché la simulazione del calcolo della pensione richiede solo poche informazioni personali e permette di avere una stima dell’età della pensione e il suo importo. La previsione del calcolo pensionistico viene effettuato attraverso regole ben precise, in base alle norme vigenti, proiettate per gli anni futuri e in base ad alcuni parametri quali, la speranza di vita, i coefficienti di trasformazione e la stima del tasso d’inflazione. Bisogna considerare, tuttavia che non è mai un calcolo del tutto realistico, in quanto, si tratta solo di stime e probabilità. I dati precisi possono essere forniti solo dal proprio Ente provvidenziale di riferimento, ossia l’Inps, o nel caso dei liberi professionisti dalla Cassa Professionale. Altro dato da considerare è quello relativo agli effettivi anni contributivi, perché in alcuni periodi è possibile che si sia svolto un lavoro indipendente o autonomo, e in altri, per svariati motivi, non è stato possibile svolgere alcuna attività.
Come si può calcolare la pensione
Il calcolo, se pur approssimativo, della pensione on line permette di poter pianificare meglio il futuro. Calcolare la pensione è alquanto semplice, infatti è sufficiente i propri dati anagrafici e di lavoratore e tramite un semplice click è possibile avere un quadro più o meno realistico.
I parametri che influiscono su tale calcolo sono complessi e di conseguenza per avere la stima esatta bisogna prestare molta attenzione.
Il meccanismo di ripartizione ovvero il patto intergenerazionale attraverso il quale i contributi versati dai lavoratori ancora in corso finanziano le attuali pensioni.
Il tasso di natalità Questo elemento, nettamente in calo, insieme all’allungamento della speranza di vita, sono altresì fenomeni che incidono sul calcolo della pensione, così come il rapporto tra occupati e pensionati.
Le riforme pensionistiche Tutte le varie riforme che si sono succedute dagli anni novanta che hanno introdotto criteri più stringenti di pensionamento al fine di garantire più sostenibilità del sistema pensionistico a ripartizione e garantire la tutela delle prossime generazioni.
Questi sono i fattori da prendere in esame per riuscire a calcolare al meglio la somma spettante per la pensione.
L’importanza della simulazione del calcolo contributivo
Secondo la nuova metodologia, che ha sostituito il vecchio sistema retributivo, la pensione non corrisponde esattamente al reddito percepito negli ultimi anni di lavoro, ma bensì ai contributi realmente versati nel corso della carriera ed altre variabile, tra le quali la speranza di vita che si attende. Si evince pertanto che più si allunga la speranza di vita, più si allontana l’idea del pensionamento anticipato, proprio perché la pensione dovrà essere erogata per un tempo più lungo e di conseguenza l’assegno dovrà essere di entità minore. Invece chi andrà in pensione più tardi, potrà percepire una somma nettamente più alta. La percentuale di reddito spettante per la pensione ha il termine tecnico di tasso di sostituzione, mentre la parte che non è coperta viene definita con il termine gap previdenziale. Alla luce di questi parametri, si può affermare che se le vecchie generazioni hanno percepito un’entrata ridotta rispetto allo stipendio, i giovani che andranno in pensione in futuro, purtroppo percepiranno pensioni ancora più ridotte. Simulare il proprio reddito pensionistico è essenziale, in quanto, in questa maniera è possibile pianificare e tutelare il futuro mediante la costruzione di una previdenza integrativa da affiancare a quella pubblica.